3 settembre 2008
Il leader di Diritti Civili annuncia che guiderà una protesta contro i tagli nella scuola
CATANZARO. Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, annuncia, dopo aver ricevuto molti appelli e incontrato una delegazione dei precari calabresi, guiderò la protesta e la rivolta, che partirà dalla Calabria, degli insegnanti precari e di sostegno che si sono visti, quest?anno, in tutto il Paese, ingiustamente e immotivatamente, privati della cattedra. Corbelli parla di situazione grave, inaccettabile e, in molti casi, drammatica e definisce i preannunciati tagli di oltre 150 mila insegnanti nella scuola, un vero e proprio massacro dei precari, letteralmente buttati in mezzo ad una strada con le loro famiglie. Il coordinatore di Diritti Civili riferisce di una e-mail, tra le tante, ricevuta oggi da una insegnante di 55 anni, della provincia di Catanzaro, precaria da 30 anni, che non ha mai ricevuto in vita sua un incarico annuale e che quest?anno ha perso anche l?incarico provvisorio e che scrive ai precari non resta che scavarsi la fossa e buttarcisi dentro. Il coordinatore di Diritti Civili accusa il Governo, definito tagliatore di teste (di scuole e di professori), che mentre penalizza anche gli insegnanti dei ragazzi diversamente abili, tenta poi di riformare la scuola con le ridicole trovate del ritorno del voto in condotta, del maestro unico alle Elementari e del grembiulino per i bambini. Siamo di fronte ad un Governo che continua a penalizzare le categorie più povere e deboli del Paese e adesso anche gli operatori del mondo della scuola e i ragazzi portatori di handicap. Un Esecutivo che è arrivato a preannunciare finanche la chiusura delle scuole per bambini malati oncologici, in Puglia, e che adesso taglia in Calabria e nel resto del Paese molte migliaia di posti ai docenti di sostegno penalizzando in questo modo oltre agli stessi insegnanti i ragazzi diversamente abili e le loro famiglie. Siamo di fronte ad un Governo che vende fumo, che vive di espedienti pubblicitari e propagandistici, che attraverso una mirata strategia mediatica cerca di coprire i problemi veri, drammatici e reali del Paese e i tagli continui, enfatizzando provvedimenti ridicoli e irrilevanti e criminalizzando intere categorie, come gli insegnanti, fatti passare per fannulloni e ignoranti (quelli meridionali), da quel ministro della Funzione Pubblica, Brunetta, ex consulente a pagamento, quand?era anche parlamentare europeo e docente universitario, di Palazzo Chigi Da quale pulpito viene la predica e la morale! Al ministro dell?Istruzione, Mariastella Gelmini, chiediamo invece di occuparsi dei problemi veri della scuola e non del ritorno del voto in condotta, del maestro unico alle Elementari o del grembiulino per i bambini. (03-09-2008)
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