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Un arresto per il furto dei test di medicina      
  3 settembre 2008
 

Università di Catanzaro/ In manette un bidello. Tredici lauree sequestrate dopo l’inchiesta sugli esami comprati

CATANZARO. I carabinieri del Rono del Comando provinciale di Catanzaro hanno tratto in arresto, su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale catanzarese, Tiziana Macrì, un dipendente dell?Università di Catanzaro, Walter Mancuso, accusato di avere manomesso i plichi contenenti i test per l?ammissione alle facoltà a numero chiuso dell?Ateneo del capoluogo catanzarese. L?indagine era scaturita lo scorso anno, quando i plichi per le facoltà a numero chiuso di Medicina e Chirurgia vennero manomessi, provocando l?annullamento delle prove dopo che le stesse erano state effettuate. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Catanzaro, Salvatore Curcio, avevano permesso nel tempo di circoscrivere il raggio di azione rispetto ai possibili sospettati, fino all?individuazione di Mancuso. Il dipendente dell?Università sarebbe stato scoperto anche per via di una sua impronta digitale ritrovata sui plichi. Il materiale sequestrato, infatti, era stato inviato ai carabinieri del Ris di Messina, che sarebbero riusciti a dare un nome alle persone che sarebbero venute a contatto con il materiale. Secondo quanto si è appreso l?inchiesta va ancora avanti e non si escludono nuovi sviluppi nelle prossime ore. E tredici lauree, tra cui anche quella di un avvocato che svolge la sua attività a Milano, sono state sequestrate dalla Procura di Catanzaro nell?ambito dell?indagine sui presunti esami venduti all?Università Magna Grecia. Nell?inchiesta sono attualmente indagate 17 persone tra cui laureati e studenti prossimi alla laurea. Il 12 agosto scorso i sostituti procuratore della Repubblica, Salvatore Curcio e Paolo Petrolo, hanno emesso gli avvisi di garanzia. Le accuse che vengono ipotizzate sono quelle di corruzione e falso materiale e ideologico in atti pubblici per induzione. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno già acquisito dagli indagati una serie di modelli di domande di iscrizione e immatricolazione, di copie del piano di studi e domande generali di lauree, oltre al titolo accademico (per coloro che lo hanno conseguito) ed altro materiale utile alle indagini. Nell?ambito della stessa inchiesta nelle settimane scorse un funzionario dell?Università di Catanzaro, Francesco Marcello, arrestato nel novembre del 2007 per corruzione e falso, ha patteggiato la pena a tre anni di reclusione. Marcello falsificò, in cambio di denaro, alcuni libretti universitari facendo risultare che gli studenti avevano superato gli esami. (03-09-2008)

 
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