5 settembre 2008
Lettera dei sindacati a Loiero sulla situazione delle equipe socio psico pedagogiche: Non sono dei fannulloni
CATANZARO. I lavoratori delle equipe socio psico pedagogiche non vogliono essere chiamati fannulloni per colpa del governo regionale e delle aziende sanitarie e per questo si sono autoconvocati presso la presidenza della Giunta regionale il 22 settembre a partire dalle ore 10, per protestare contro l?assurda situazione. È quanto affermano, in una lettera aperta indirizzata al presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, i segretari regionali di Fp Cgil, Luigi Veraldi, Cisl Fp, Natale Pace, e Uil Fpl, Francesco Caparello. Sono trascorsi ormai 16 mesi - scrivono - dalla promulgazione della legge con la quale il Consiglio regionale prevedeva il trasferimento alle Aziende sanitarie (accorpate in provinciali con la stessa legge), del personale regionale in servizio nelle equipe socio psico pedagogiche. Ad oggi, i seicento lavoratori interessati, funzionalmente trasferiti alle Asp dal primo luglio 2008 non hanno ancora il contratto di lavoro individuale sulla base del profilo professionale posseduto; non sono stati inquadrati nei ruoli dell?ordinamento professionale delle Asp, pertanto sono senza qualifica, funzione, compiti e posto di lavoro; Non hanno avuto corrisposta la indennità di mobilità prevista dal Ccnl per i lavoratori in mobilità da una amministrazione ad altra. Dopo tante richieste formulate da queste federazioni regionali unitarie - aggiungono - e qualche sporadico incontro interlocutorio tutto è rimasto lettera morta. I lavoratori delle equipe non vogliono essere annoverati tra quelli, che ingiustamente ed in maniera qualunquista il ministro Brunetta definisce fannulloni, mentre vogliono operare e svolgere quindi il proprio lavoro, esprimendo dignità e capacità professionali. Di chi è - chiedono - la responsabilità se dopo sedici mesi la situazione di stallo era e di stallo rimane? Fp Cgil, Cisl Fps e Uil Fpl sono stufi di queste situazioni di perseverante precariato del personale regionale e della sanità e pertanto denunceranno e apriranno vertenze di lotta su tutte le questioni sospese tra cui, oltre al problema equipe, la situazione dei 350 Lsu e Lpu stabilizzati (completamento orario e piano di utilizzo); la soppressione di Ardis, Arssa e Afor con migliaia di lavoratori nel limbo delle gestioni commissariate in attesa di decidere cosa fare; la mancata attuazione dei protocolli per la stabilizzazione dei precari del comparto e della dirigenza del servizio sanitario (dopo mesi e mesi nemmeno un lavoratore è stato stabilizzato). Queste Federazioni sindacali unitarie - concludono - avviano una stagione di lotte che affronterà singolarmente ognuno dei problemi posti e tanti altri e culminerà, qualora non si avvierà un confronto serrato e concreto per risolvere tutti i problemi, con la proclamazione dello stato di agitazione e non escludendo la previsione di uno sciopero generale delle categorie. (05-09-2008)
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