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Lavoro, la Femca Cisl su depurazione e tessile: “Intervenga la Regione”      
  10 novembre 2011
 


CATANZARO. Si è tenuta, nella sede della Cisl regionale una riunione tra i dirigenti regionali della Femca e la segretaria della confederazione. Scopo dell’incontro, secondo una nota, “fare il punto sulle vertenze sindacali e le diverse problematiche aperte e portate aventi con impegno dai rispettivi dirigenti della Federazione sul territorio calabrese che vede coinvolti tantissimi lavoratori dei comparti del ciclo e depurazione delle acque, del tessile e moda, del settore della gomma e plastica”. I lavori sono stati avviati dal Segretario Generale della Femca Cisl Calabria Pompeo Greco “che - è scritto - ha fatto una disamina sui problemi e le difficoltà che stanno attraversando centinaia di lavoratori dei comparti tessili e moda e della gomma e plastica che, a causa del perdurare della crisi economica, sono stati posti in cassa integrazione o licenziati da parte delle aziende mentre, - si legge nel comunicato - per il settore del ciclo e gestione dell’acqua, i lavoratori soffrono del mancato pagamento del salario per diverse mensilità e rischiano il licenziamento a causa della fallimentare e complicatissima gestione delle diverse ATO e degli enti preposti sempre più in affanno anche per il mancato introito del pagamento della fatturazione dei servizi da parte dei Comuni a garantire i servizi dell’uso e depurazione dell’acqua ai cittadini e i diritti contrattuali e l’occupazione ai dipendenti delle aziende che gestiscono i relativi servizi”.Per quanto riguarda il comparto del tessile e della moda gli interventi dei responsabili del settore Carmelo Mangiola, Maria Scirtò e Nicola Santoianni hanno evidenziato “la necessità di riprendere la vertenza per tentare di dare una risposta di rilancio produttivo nei poli storici calabresi del Tessile di San Gregorio di Reggio Calabria, di Castrovillari e del Tirreno cosentino, anche in virtù dei provvedimenti sul rilancio del marchio Made in Italy e del credito d’imposta, di modo che si apra una prospettiva di ricollocazione occupazionale per tante centinaia di lavoratori espulsi dal ciclo produttivo da anni e a rischio d’espulsione anche dagli ammortizzatori sociali. Le vertenze e le problematiche messe sul tavolo dal gruppo dirigente della Femca Cisl - si fa rilevare - sono stati condivise e fatte proprie dalla Cisl confederale calabrese che ha assicurato, tramite il segretario regionale Domenico Zannino, di lavorare costantemente ed assieme alla categoria per la risoluzione delle tante vertenze aperte sul territorio, investendo e chiamando in causa la giunta regionale e l’Assessorato ai Lavori Pubblici, chiedendo di definire e delineare una nuova e diversa gestione del sistema del ciclo integrale delle acque, per garantire una gestione più dinamica, razionale ed “industriale” del servizio per garantire maggiore efficienza, tempestività ed economie nell’erogazione dei servizi ai cittadini ed alle comunità calabresi e, non di meno, maggiori garanzie per le prospettive occupazionali e dei trattamenti economici e dei diritti sindacali per tutti i lavoratori addetti del comparto del ciclo integrato delle acque”.

 
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