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Regione, Fp-Arssa: “Siamo contrari alla privatizzazione e faremo sciopero”      
  17 novembre 2011
 


COSENZA. I dipendenti della Funzione pubblica dell’Arssa hanno reso noto il testo di una lettera aperta all’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Trematerra, in cui esprimono la loro contrarietà alla privatizzazione del loro rapporto di lavoro. “Il potere politico - affermano i dipendenti - continua, imperterrito, a dichiarare una grande disponibilità al dialogo purché non si metta in discussione la grande meta da raggiungere: la privatizzazione dei servizi in Agricoltura. La privatizzazione, se si vuole una discussione non formale, non deve essere un dogma perché, in tal caso, il gioco democratico da formale diventa falso. Lei, assessore, raccoglie, da tempo, la protesta di tutti noi divulgatori e del personale vario della funzione pubblica dell’Arssa ed è consapevole dell’opposizione, alla sua proposta, dei maggiori sindacati e di una gran parte del Consiglio regionale, che si chiede come mai da una parte ha sostenuto il passaggio dal privato al pubblico della Fondazione Campanella mentre, per i servizi in Agricoltura, vuole fare il contrario”. “Questa è la realtà che lei assessore - si aggiunge nella lettera aperta - ha davanti e la rigidità delle posizioni da lei assunte cozza violentemente contro la volontà dei cittadini che dovrebbe essere rispettata soprattutto da chi, come lei, ha un ruolo decisionale. Andremo allo sciopero perché i cittadini capiscano che non si può dedicare solo una parte infinitesimale del bilancio dell’Arssa (15-20%) per i servizi alle aziende agricole sul territorio, mentre il restante viene impiegato per attività improprie o peggio per compiti dismessi da decenni”.

 
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