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Lavoro, la Cgil su Phonemedia: “Una truffa da 60 milioni pagata dai dipendenti”      
  30 dicembre 2011
 


CATANZARO. “La vertenza Phonemedia giunge all’epilogo. Una truffa da 60 milioni di euro pagata solo dai lavoratori”. È quanto afferma, in una nota, Daniele Carchidi, della Slc Cgil Calabria. “Il 31 dicembre, di questo triste e oramai concluso anno - prosegue Carchidi - per oltre 1.500 lavoratrici e lavoratori calabresi rappresenta la fine della loro esperienza lavorativa in quella che figurava come una tra le aziende private più grandi della nostra regione. Con oltre 2500 dipendenti tra Vibo Valentia e Catanzaro, le 3 aziende calabresi del gruppo Phonemedia sicuramente rappresentavano una importante realtà produttiva per la nostra regione. Un così imponente gigante, rivelatosi con il tempo dai piedi di argilla, sgretolatosi sul finire del 2009 come neve al sole. Una azienda che aveva già manifestato la sua scarsa serietà dagli albori, quando priva di commesse rilevanti e di prospettive ‘industrialì aveva fatto razzia di fondi pubblici per la formazione”. “Una azienda privata, quindi, ma che di investimenti reali e concreti nel nostro territorio - prosegue Carchidi - ne ha fatti ben pochi, ma che in realtà ha razziato e depredato speranze e prospettive di migliaia di lavoratrici e lavoratori, oltre che saccheggiato e devastato milioni di euro di soldi dei contribuenti. Una storia fatta di illusioni, speranze, prospettive fugaci, conclusasi, seppur con ampio preavviso, nel peggiore dei modi. L’inizio del nuovo anno per circa 1500 famiglie calabresi significherà vedere i propri cari andare a riempire le interminabili liste di disoccupazione, subissando di ulteriori 1500 persone il già stracolmo elenco sconfinato di calabresi senza un posto di lavoro. Seppur atteso questo istante, seppur consapevoli di essere parte di una vertenza già estinta circa due anni fa, l’ufficialità, quel pezzo di carta che ha formalizzato la fine, ha comunque rappresentato un brutto colpo per gli oramai ex lavoratori delle aziende Multivoice, WCCR e Soft4Web”.

 
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