11 marzo 2014
CATANZARO. Offrire ai neo-laureati un orizzonte lavorativo concreto, offrendo loro, fin dai primi anni di studio universitario, la possibilità di fare esperienza all’interno delle imprese. Non semplici stage aziendali ma la “contaminazione” vera tra la parte didattica e il mondo imprenditoriale. Da sei anni, Confindustria Catanzaro, attraverso “Percorsi di Management” collabora con la Facoltà di Economia dell’Università Magna Grecia, provando fattivamente a far integrare i due mondi. Studio e impresa, quel binomio quasi perfetto per far sì che si realizzi quel miglioramento sociale ed economico che tutti, soprattutto le nuove generazioni, attendono. Non a caso, in un momento di profonda crisi, specie a livello occupazionale, tanti sono i benefici ricavati dall’inserimento dei giovani nelle aziende. Un’opportunità valida per entrambi che attraverso un interscambio di idee, di esperienze e di crescita, attuano, ognuno nel proprio settore, una maniera nuova di collaborazione. L’obiettivo principale resta quello di dare agli studenti dei mezzi concreti per accrescere le loro conoscenze, andando aldilà delle nozioni teoriche e mettendo in campo le nozioni in quel che sarà una vera e propria “full immersion” aziendale, con gruppi di lavoro che andranno a studiare le dinamiche delle imprese, approfondendo anche criticità e punti di forza. Questa mattina, nella sede di Confindustria Catanzaro, sala “G.Papaleo” , gli studenti del Corso di Laurea Specialistica in “Economia Aziendale “ hanno incontrato, accompagnati dal prof. Rocco Reina, il vice presidente Saverio Nisticò e il direttore generale Dario Lamanna. Un confronto costruttivo attraverso il quale Confindustria ha inteso mandare un messaggio importante: in Italia qualcosa inizia a cambiare, nonostante la crisi, la Calabria, auspichiamo, saprà riprendere ciò che in questi anni è stato perso. “La necessità – ha affermato il vice presidente Nisticò – è, però, quella di dare modernità e concretezza alle regole del lavoro, valorizzando le opportunità di offrire la conoscenza del mondo delle imprese acquisendo esperienza, nonché puntando ad aumentare la capacità di consentire ai giovani un’occupazione appena conseguita la laurea”. “Per far ciò, bisogna al contempo avvicinare gli studenti al mondo del lavoro dando loro quegli strumenti conoscitivi utili all’interno del tessuto imprenditoriale”. “La parola d’ordine – secondo il direttore Lamanna – è “riposizionarsi”: allargare i propri orizzonti, guardare oltre ciò che si vede per far sì che ogni settore, non solo imprenditoriale ma della società tutta, diventi appetibile per la crescita e lo sviluppo di questo paese”.
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