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Umg, la Cgil: “No al numero chiuso a Medicina”      
  28 maggio 2014
 


CATANZARO. La Cgil dice no al numero chiuso per gli studenti dell’Università di Catanzaro. “Se chiedessimo agli studenti di medicina dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, che oggi si dichiarano contrari all’abolizione del “numero chiuso”, una loro opinione sull’Italia e le sue Istituzioni, li sentiremmo probabilmente inveire - scrive la segretaria provinciale del sindacato - contro le “caste” che bloccano e controllano il Paese e, con esso, il loro futuro. Basterebbe inoltre, banalmente, digitare “esami truccati” su un qualsiasi motore di ricerca per ottenere una sfilza di articoli attinenti ad una serie di inchieste e storie di falsi e truffe volte ad agevolare l’accesso degli studenti “meritevoli” alle Facoltà a numero chiuso; Catanzaro non è immune a queste pratiche. Il tema della “qualità” garantita dalla selezione iniziale, usato per sostenere la necessità di mantenere il numero chiuso, ci pare mascheri un’ipocrisia di fondo (meno siamo e più possibilità abbiamo). L’ipocrisia e l’egoismo che, purtroppo, aleggiano nella società e che vedono ognuno impegnato a mantenere i propri privilegi a discapito dei diritti degli altri. Il numero chiuso - si legge - non garantisce il diritto allo studio e l’accesso al sapere per tutti. Tali diritti, certo non ostacolano la formazione di una società migliore basata sulla meritocrazia, anzi la rafforzano perchè riconoscono pari opportunità, a differenza del numero chiuso che crea clientele e storture dannose per l’intero sistema. Sarà poi il lavoro, la fatica e la bravura degli studenti a determinare chi ha titolo e merito a diventare un professionista, non una selezione nata per escludere a priori chi ha la voglia e la passione di intraprendere quella professione. Sarebbe più indicato, dunque, - a parere del sindacato - costruire un sistema che preveda sanzioni pesanti, fino ad arrivare all’esclusione dal percorso di studi, per gli studenti “fannulloni” piuttosto che una dannosa ed ingiusta pre-esclusione”. Secondo la Cgil “la posizione degli studenti intervistati deve far riflettere, su quanto sia complicata e difficile la fase storica che abbiamo davanti per chi lavora alla costruzione di una società basata sulla solidarietà e l’uguaglianza. La Cgil di Catanzaro - è scritto - è impegnata ad aiutare la costituzione del sindacato studentesco all’interno dell’UMG, al fine di dare rappresentanza e voce alla condizione di tutti gli studenti; un sindacato che sappia parlare agli esclusi, che difenda e si batta per il diritto allo studio garantito universalmente, a partire dalle misure di sostegno al reddito ed i servizi agevolati per i meno abbienti, alla difesa del diritto alla mobilità ed alla casa”.



 
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