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Teatro Masciari di Catanzaro, il Comitato: “Il nostro impegno per salvarlo continua”      
  15 luglio 2014
 


CATANZARO. “È trascorso esattamente un anno, da quando, proprio in concomitanza con la festa di San Vitaliano, il comitato “Salviamo il Teatro Masciari” ha avviato la campagna di adesioni, approdata alla straordinaria cifra di dodicimila firme. Si è trattato di un’esperienza a dir poco entusiasmante, non solo per l’obiettivo nobile con cui il comitato si è spontaneamente costituito (l’acquisizione dell’antico teatro al patrimonio pubblico) ma proprio e soprattutto per la risposta massiccia della gente, che sin da quel primo gazebo del 16 luglio 2013, per mesi non ha mai fatto mancare il suo sostegno convinto”. Lo afferma Emanuela Gemelli, presidente del comitato “Salviamo il Teatro Masciari. “Una condivisione trasversale - aggiunge - che partita dai catanzaresi, indissolubilmente legati alla città e alla sua storia migliore, ha varcato i confini della città stessa e poi della regione, arrivando a coinvolgere personalità autorevoli di respiro nazionale nel mondo della cultura e dell’arte. Restiamo convinti, al di là di come la vicenda si è sviluppata fin qui, che quel consenso sia stato determinante nell’indurre l’Amministrazione Comunale a cercare la soluzione possibile affinché il Masciari non rischiasse concretamente di andare in rovina, infliggendo un altro duro colpo a storia, tradizione e memoria di Catanzaro. “Un teatro va difeso in ogni caso, sia pubblico o privato o partecipato”. Sono state queste le parole del ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, a proposito dell’Eliseo, che a Roma rischia lo sfratto. Bene, anzi benissimo. Sono parole sagge, in un Paese in cui per la cultura, da anni, ascoltiamo fiumi di parole cui purtroppo corrispondono pochissimi fatti. Dunque, è appena il caso di ricordare al ministro e all’amministrazione comunale di Catanzaro che è in itinere, nell’ambito dei Pac, il finanziamento per l’acquisizione al patrimonio pubblico dello storico Teatro Masciari e che quindi non sono ammesse distrazioni di sorta. Come comitato, non abbiamo mai considerato le dodicimila adesioni come un punto di arrivo. Semmai esse sono state e sono il pilastro su cui si è costruito un impegno; impegno che non abbiamo ritenuto assolto neppure di fronte alla bella notizia dell’avvenuta concessione del finanziamento da parte del ministero al Comune. Sulla porta del Masciari, campeggia ancora quel famoso cartello con su scritto “Chiuso per ferie”. Per quel che ci riguarda, quindi - conclude Gemelli - il compito sarà assolto quando quel cartello sarà scomparso per sempre”.

 
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