Sei qui: HOME

Primo piano


Vai alle altre notizie di «Spettacoli»

A Oppido Mamertina il festival internazionale del folklore      
  7 agosto 2014
 


OPPIDO MAMERTINA. Prosegue la fitta programmazione dell’Estate Azzurra Mamertina. Questa volta a fare tappa ad Oppido è il Festival Internazionale del Folklore fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Domenico Giannetta. La manifestazione è stata organizzata per la prima volta nel 1980, al fine di promuovere l’interazione tra le diverse etnie, nel campo dell’arte popolare, attraverso spettacoli suggestivi tratti dal patrimonio della cultura europea ed extra-europea. In tutto il mondo, uno degli obiettivi comuni, per la coesione di ogni società umana, è di creare e rinforzare i legami sociali comuni tra i diversi individui. I mezzi usati sono diversi, come lo sono le culture e le circostanze, ma in ogni caso il fine comune è la speranza che il mondo si unisca in un’unica razza senza più guerre. Tre i gruppi folkloristici che si sono esibiti sul palco allestito nella gigantesca Piazza Umberto I della cittadina preaspromontana. Ad aprire le danze è stato pensato il gruppo proveniente dal Cile “Los Maipucitos”, nato il 28 Giugno 1987 al fine di tramandare le tradizioni folcloristiche cilene, attraverso la magia che solo i bambini riescono a trasmettere. Un progetto destinato dunque ai più piccoli con l’obiettivo principale di sviluppare spettacoli e performance di canti e balli folcloristici cileni in diverse scuole. Il successo di questa ambiziosa iniziativa è andato oltre ogni più rosea aspettativa consentendo ai Maipucitos di esibirsi in vari festival internazionali in America ed in Europa. Il loro particolarissimo spettacolo è stato capace di affascinare tutti gli spettatori che gremivano la piazza oppidese grazie ad un perfetto mix di suoni, danze e colori. A seguire l’esibizione orientaleggiante del gruppo di danza folkloristica “Taiwan Shin Yueh Dance Theater”, nato nel 2003 a Shu Lin (New Taipei City), nel nord dell’isola di Taiwan, da un’idea della professoressa di danza Chiu I Hsin e da sua figlia Liu Shu Chi, direttrice artistica laureata alla facoltà di danza dell’Università Nazionale delle Arti di Taiwan. La loro grande professionalità nell’arte della danza è ispirata da profondi valori spirituali. La loro scuola opera su diversi livelli, dalle scuole elementari fino all’università, con la collaborazione di decine di insegnanti. Fratellanza e amore per il prossimo sono valori fondanti dei loro insegnamenti artistici. Il gruppo, in undici anni di attività ha riscosso un grande successo, ottenendo molti importanti premi ed esibendosi in oltre trecento spettacoli tra festival Taiwanesi e internazionali. La scuola ora conta più di quattrocento allievi, ed i migliori trenta tra musicisti, ballerini e artisti, sono stati selezionati per il festival italiano. Per questa occasione il gruppo orientale ha studiato appositamente sette coreografie tipiche Taiwanesi, ispirate alle tribù Hakka e A-Mei, antichi popoli originari dell’Isola di Formosa. Attraverso il linguaggio universale della loro musica di antica tradizione e il fascino delle loro danze hanno lasciato, a chi ha avuto la fortuna di assistervi, un’esperienza indimenticabile. A chiudere l’intenso programma del Festival è stato il gruppo Folk “I Peddaroti”, nato nel 1978 a Pellaro (RC) per volontà di un gruppo di giovani amanti delle tradizioni Calabresi; colloca la sua esperienza artistica nell’ambito delle migliori tradizioni delle musiche e danze popolari reggine e pellaresi. Il suo repertorio si nutre di una costante ed effettiva ricerca delle consuetudini e dei costumi locali così come tramandati dalla tradizione calabrese. Il gruppo nella sua lunga attività ha partecipato ai più grandi festival nazionali ed internazionali. Attualmente il gruppo consta di 25-28 elementi; offre un repertorio composto sia da musiche e danze tradizionali, e sia da nuove musicalità nate dal connubio tra il repertorio classico e quello moderno. Lo spettacolo è stato caratterizzato dall’alternarsi di balli e canti, accompagnati dai vari strumenti della tradizione calabrese.


 
condividi    OKNOtizie Facebook MySpace LinkedIn Del.icio.us Stampa