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Regionali, Maiolo rilancia: “Serve un governo di responsabilità”      
  15 settembre 2014
 


CATANZARO. Il consigliere regionale Mario Maiolo (Pd) rilancia la sua idea di “governo di responsabilità” per la Calabria dopo il varo della legge elettorale regionale che a suo giudizio non garantirà la governabilità. “La nuova Legge elettorale regionale - ricorda - è stata approvata con il solo voto favorevole della maggioranza di centrodestra. La minoranza di centrosinistra non ha partecipato al voto, sostenendo che, a campagna elettorale avviata, non si cambiano le regole del confronto democratico, e ha presentato una proposta per ripristinare la legge elettorale già sperimentata nelle elezioni del 2010. Il Presidente del Consiglio regionale - aggiunge - con un’interpretazione discutibile, non ha nemmeno posto in votazione la proposta della minoranza dando il via libera, appunto a maggioranza, all’approvazione della legge elettorale. Quest’ultima - ricorda Maiolo - individua tre circoscrizioni elettorali, coincidenti con le province di Reggio Calabria e Cosenza e la vecchia provincia di Catanzaro che include le province di Vibo Valentia e Crotone; prevede il premio di maggioranza per garantire al Presidente eletto l’elezione del 55% dei consiglieri della propria coalizione e fissa la soglia di sbarramento al 4% per le liste associate in coalizione mentre per queste ultime vige la soglia dell’8%”. La legge approvata, secondo Maiolo, “mette a rischio la governabilità della Regione poiché la distribuzione dei seggi che essa determina disegna una situazione in cui lo scarto tra i 17 seggi della maggioranza e i 13 della minoranza si presta ad oscillazioni tali da poter condurre la maggioranza ad essere facilmente ricattabile. Un solo “spostamento”, per fare un esempio, di 3 consiglieri - spiega - renderebbe il Governo della regione instabile e condizionato. Data la presumibile frammentarietà del quadro politico e l’elevata litigiosità delle parti in campo, una tale opportunità potrebbe creare una situazione d’ingovernabilità che paralizzerebbe la Regione in un momento in cui, più che in passato, la Calabria ha bisogno di stabilità, pianificazione, programmazione e soluzione di problemi urgenti e non differibili. È per questo ulteriore motivo - dice - che l’ipotesi di un governo di responsabilità regionale si fa largo e si rafforza nella misura in cui solo una nuova fase politica per la Calabria, di piena assunzione di responsabilità, può farsi carico e risolvere i gravi problemi che affliggono i calabresi: il lavoro, il precariato, la sanità, le emergenze ambientali tra i primi e più urgenti”. Secondo l’esponente del Pd “ occorre lavorare politicamente alla costruzione della prospettiva di un governo di responsabilità che nasca dall’impegno di tutti i soggetti economici, sociali e politici della regione per la redazione di un programma operativo, concreto e realizzabile”. Un governo, aggiunge, “ che sfrutti le esperienze positive di chi ha lavorato nelle istituzioni conducendo spesso a risultati straordinari il proprio contributo e che può esprimere un cambio di passo politico e amministrativo di cui la nostra Regione ha estremamente bisogno collegandole in modo fruttuoso alle forti potenzialità innovative delle giovani classi dirigenti”.

 
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