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Processo a padre Fedele: due magistrati indagati a Salerno      
  16 settembre 2014
 


COSENZA. Due magistrati sono indagati dalla procura di Salerno, competente per il giudizio sui magistrati operanti a Cosenza, dopo la denuncia di Padre Fedele Bisceglia, l’ex frate accusato di violenza sessuale ai danni di una suora, ha denunciato. Si tratta, secondo quanto si apprende dai legali del religioso, del pm Claudio Curreli, adesso sostituto procuratore a Pistoia, e del giudice per le indagini preliminari del tribunale della città calabrese, Francesco Branda. La vicenda è legata al processo subito da padre Fedele Bisceglia, condannato in primo e secondo grado. Per mercoledì 17 settembre, alle ore 10, è prevista l’udienza che lo riguarda davanti ai giudici della Corte di Cassazione. I due magistrati sarebbero indagati per abuso d’ufficio. La vicenda, confermata da Eugenio Bisceglia, legale di Padre Fedele, riguarda l’indagine avviata dopo la denuncia della stessa suora, che riguardava una presunta violenza sessuale subita a Roma da parte di 4 persone. Fu Curreli a coordinare quell’indagine, condotta dalla squadra mobile. Ma l’inchiesta fu archiviata proprio da Branda, che intanto era giudice nel collegio che stava processando in primo grado Padre Fedele. Da qui la denuncia, in cui si sottolinea che gli atti di quel procedimento non furono fatti confluire nel processo a carico del frate, quando avrebbero invece potuto avere un peso determinante per dimostrare il grado di attendibilità delle accuse della suora. I legali di padre Fedele, Eugenio Bisceglia e Franz Caruso, presentarono una memoria, che fu anche fatta pervenire alla Cassazione. Che domani darà l’ultimo giudizio sulla vicenda.

 
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