Lsu/Lpu: Paola (Cgil), la pubblicazione dell’avviso della Regione non basta |
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7 ottobre 2008
CATANZARO. La pubblicazione dell?avviso pubblico da parte della Regione Calabria per la stabilizzazione dei lavoratori Lsu/Lpu per l?annualità 2008 rappresenta uno strumento del tutto insufficiente per dare risposta alle quasi 6.000 unità rimasti nel bacino. Lo dichiara Battista Paola, responsabile del dipartimento mercato del lavoro della Cgil calabrese. Occorreva, invece, - secondo Paola - puntare su una modificazione della legge regionale n. 20, adeguando il bando alla molteplicità di esigenze manifestate da parte degli enti gestori. Occorreva, ancora, puntare sulla apertura di un confronto di merito con i ministeri interessati per ridefinire l?intero impianto legislativo in materia, semplificando le procedure ed allentando i vincoli normativi La stabilizzazione di oltre 2000 unità nel corso della passata annualità è stata resa possibile dal pieno utilizzo di tutti gli strumenti legislativi e dall?integrazione degli incentivi previsti con la finanziaria 2007. Il raggiungimento di risultati di processo significativi comportava - aggiunge - un ulteriore sforzo per creare le condizioni di fattibilità per assicurare una più incisiva integrazione con le politiche di sviluppo. L?assenza di elementi qualificanti nella strategia regionale così come dimostrato dalla pubblicazione del bando rischia di arrestare il processo di stabilizzazione. Rilanciare le politiche per l?occupazione in Calabria in favore del precariato significa definire un piano pluriennale frutto di una congiunta a raccordata azione della regione con il governo nazionale e le parti sociali, per il definitivo svuotamento del bacino. In questa direzione la Cgil auspica l?immediata sottoscrizione della convenzione tra Governo centrale e giunta regionale per l?utilizzo dei 60milioni di euro già destinati alla Calabria. La Cgil esprime ancora forte preoccupazione per i tagli alla Calabria contenuti nei provvedimenti varati dal Governo nazionale. L?insieme dei provvedimenti varati dal governo, vanno nella direzione di destrutturate il mercato del lavoro, frantumare i diritti del lavoro e la sua rappresentanza. L?approvazione del disegno di legge delega sul federalismo fiscale - conclude - produrrà ancora, nella nostra regione effetti destabilizzanti allargando sempre di più il divario con il resto del paese. (07-10-08)
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