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Regione: Lsu/Lpu, interrogazione di Morelli (An)      
  9 ottobre 2008
 

REGGIO CALABRIA. Il consigliere di Alleanza nazionale Franco Morelli in una interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale, chiede di conoscere, nei tempi più brevi, la effettiva sede di servizio di ogni singolo lavoratore Lpu-Lsu a seguito delle deliberazioni assunte, n. 469 e n. 666 del 2008, e le mansioni alle quali è stato adibito ognuno di essi, con comunicazione di ogni relativo atto di gestione del personale. Morelli, inoltre, vuole sapere se corrisponde al vero, che alcuni di questi lavoratori, assunti part-time per un periodo di 24 ore lavorative settimanali, oggi sono stati autorizzati a svolgere con continuità lavoro straordinario regolarmente retribuito. Inoltre, il consigliere di Alleanza nazionale, intende conoscere se questa Giunta Regionale intende estendere i benefici di cui alla D.G.R. 593/08, a tutti i dipendenti in servizio presso i propri Uffici, in stato di pendolarismo, oppure se ritiene opportuno proseguire nella discriminatio, obiettivamente generata fra lavoratori nelle medesime condizioni, stante l?assenza di motivazioni valide a sostegno del contrario.Questa Giunta Regionale, infatti - spiega Morelli - con Delibere n. 666 dell?8 ottobre 2008 e n. 469 del 23 luglio 2008, ha provveduto alla stabilizzazione immediata e diretta per 24 ore settimanali, secondo i criteri di cui alla L. 56/1987, ed all?immissione nei ruoli della Giunta Regionale, di circa 360 ex lavoratori LPU - LSU, già alle dipendenze della Regione Calabria. I soggetti interessati, di conseguenza, sono stati inquadrati nella cat. Giuridica B1/B1.A detta categoria - prosegue Franco Morelli - corrispondono secondo quanto stabilito in merito, dalla contrattazione collettiva del comparto Enti Locali, mansioni di archivista, di gestione della posta in entrata ed in uscita (protocollo), di redazione di atti attraverso l?uso di software grafici, ed altri profili lavorativi assimilabili: per maggiore esemplificazione, si chiarisce che possono appartenere alla medesima categoria archivisti, operatori CED, conduttori di macchine complesse, operai professionali ed operai socio - assistenziali. Nonostante la iniziativa di questo Governo Regionale debba essere ritenuta lodevole dal punto di vista socio - occupazionale, non è dato comprendere, nel contesto lavorativo di un Ente Territoriale con prevalenti compiti di programmazione e controllo, a quale tipo precipuo di attività inerente agli oneri della Regione Calabria, sono stati adibiti i neo assunti. Né, che a tutt?oggi, è data conoscere l?assegnazione e la collocazione definitiva, all?interno della Struttura dell?Ente, dei lavoratori in oggetto. Morelli ricorda che, forse per mera distrazione, non risultano in essere chiari e precisi atti amministrativi di organizzazione e gestione del nuovo personale dipendente, e che tale scelta, ove non rivisitata, porterà sicuramente una notevole mole di contenzioso per l?Ente, con probabili conseguenze negative per lo stesso. Morelli, ancora, evidenzia la sconsiderata lentezza della Giunta ad assumere i necessari provvedimenti in attuazione dell?art. 43 L.R. 15/2008, al fine di acquisire definitivamente ai ruoli dell?Ente, quelle valide professionalità, reclutate a seguito di regolare selezione concorsuale per un periodo di tempo determinato pari a tre anni, nonostante gli organi di gestioni dell?Ente, ritengano all?unisono la necessità di dare continuazione all?apporto arrecato da questi ultimi, alla realizzazione dei fini dell?Ente, a fronte di un orientamento del Governo Nazionale di procedere alla preventiva stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato dopo il superamento di una selezione concorsuale svoltasi nei modi di legge, orientamento che dovrebbe costituire linea di indirizzo anche per la Regione Calabria. (09-10-08)

 
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